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Mimma Cacciatore

Il 9 maggio Giorno della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi nell'Auditorium dell'Istituto "Pizzini – Pisani" si è svolto un convegno sulla legalità dal titolo "La bellezza salverà il mondo" frase di dostoevskiana memoria, ricordata spesso da Peppino Impastato vittima di mafia che affermava: «Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà..... bisognerebbe educare la gente alla bellezza, perché in uomini e donne non si insinui più l'abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore».

A rappresentare la bellezza in questo senso un'ospite d'eccezione: Mimma Cacciatore, la "Preside Coraggio" di San Luca d'Aspromonte - tristemente nota per fatti di cronaca -, che ha pensato si dovesse partire proprio dalla bellezza per ridare dignità ai suoi alunni, per farli sentire importanti donando tutta se stessa affinché potessero sentirsi protagonisti e non più emarginati. L'Italia è un Paese a legalità limitata, la 'ndrangheta è una holding del crimine cresciuta a dismisura, capace di infiltrarsi nel mondo degli affari, di tessere rapporti con poteri occulti e di corrompere politici ed amministratori locali senza venir meno a precetti arcaici come il silenzio e il vincolo di sangue. Una realtà "da incubo" in cui la dirigente originaria di Vibo Valentia si è trovata catapultata in un giorno di fine estate. Una storia, la sua, nella quale le immagini danno senso ad un racconto incredibile dove anarchia, illegalità, paura e prepotenza sono parte di una cultura degradante nella quale i più giovani sono le vittime predestinate. "La 'ndrangheta è pure negligenza di certe istituzioni chiamate a fare il proprio dovere. In questa esperienza – spiega la protagonista – mi hanno aiutato le forze dell'ordine e, soprattutto, le donne. La mia fortuna è stata quella di incontrare diverse realtà positive e fare rete con loro". Quattro anni di impegno supportato da una programmazione assidua, un percorso ad ostacoli culminato nell'incontro col Papa, insidie e solitudine di una professionista costretta a fare i conti non solo con la mentalità (e le regole) del luogo, ma anche con la precarietà delle strutture e la burocrazia dello Stato. Un posto di frontiera in Aspromonte "dove nessuno vede e nessuno sente". "A San Luca non ho conosciuto la 'ndrangheta con la coppola e la pistola ma – afferma la Dirigente – l'inoperosità e l'insensibilità di chi occupa posti e posizioni di rilievo. Di chi non vuole cambiare le cose". Ma per cambiare le cose c'è bisogno di agenzie educative, c'è bisogno di scuola e formazione: "resistere per rinascere. Cambiare in meglio la nostra terra attraverso le nuove generazioni". Gli alunni del paese che dette i natali a Corrado Alvaro oggi fruiscono di un edificio con ambienti rinnovati ed attrezzati, seguono percorsi didattici multidisciplinari, praticano sport ed attività culturali, viaggiano per apprendere, il loro istituto è diventato un presidio contro il disagio sociale e l'incultura. Sono lontani, dunque, i tempi in cui i banchi e le sedie "volavano fuori dalle finestre" per finire in una sorta di cimitero dell'arredo scolastico, adesso sono opere d'arte che adornano i muri. "Ho combattuto per educare questi ragazzi al bene. Da queste parti i bambini vivono esperienze dolorose. Il mio – evidenzia Mimma Cacciatore – è stato un viaggio verso la bellezza. La bellezza educa, le famiglie hanno capito che voglio bene ai loro figli perché in fondo abbiamo lo stesso obiettivo: guidarli, proteggerli, assicuragli un futuro che non sia la galera". All'iniziativa dell'Istituto "Pizzini – Pisani" hanno partecipato con interventi di alta levatura professionale e morale la Dott. Elga Rossignuolo, Funzionario di Polizia e i docenti Avv. Carmelo Costanzo e Don Pietro De Luca. Significative le parole della Dirigente Miriam Curti che visibilmente colpita dall'esperienza della Cacciatore ha sottolineato l'importanza di tale testimonianza non solo per i ragazzi ma anche per gli adulti, chiamati a prendere decisioni e ad adottare strategie educative.

 

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